Maurizio Karra

Il rapporto tra religioni e magia nella guarigione e nella cura

Nella piena modernità occidentale, per una moltitudine di persone la fiducia nella scienza medica continua a essere accompagnata dal bisogno della protezione divina, o addirittura magica (sciamani e guaritori). Ignoranza o braci inestinguibili dell’essenza umana?

L’incantesimo del mito nell’arte del secondo Novecento in Sicilia

La Sicilia non è solo la regione più a sud fra tutte quelle dell'Italia, ma è soprattutto un'isola, con tutto ciò che ne consegue nel bene e nel male. È anche un mondo a sé stante, una terra che sembra contenere tutte le terre del mondo, con valli e colline, montagne e mare; con una natura di straziante bellezza e aree, a macchia di leopardo, schiavizzate da industrie; una terra con una storia che sembra la sintesi di tutte le storie possibili, madre di uomini diversi, alcuni geni, altri martiri, altri ancora carnefici.

Giubileo: origine e significato di un rito che si perpetua da secoli

Il termine “Giubileo” deriva dall’ebraico yobel, il quale indicava inizialmente il montone alla guida del gregge, poi il corno del montone, il suono del corno stesso e infine la festività che con esso si sarebbe annunciata. Nel capitolo XXV del Levitico, uno dei testi dell’Antico Testamento, si racconta di come Dio parlasse sul monte Sinai a Mosè dandogli le prescrizioni da osservare per la Terra Promessa.

I “non-lieux” di Marc Augé trent’anni dopo

All’interno delle dinamiche fra “luoghi” e “non luoghi”, come definiti e immaginati da Augé e dai tanti altri studiosi che ne hanno seguito le orme, possiamo continuare a sperare che le masse sociali non rimangano sempre più schiacciate sotto il peso della funzione, loro attribuita dal “mercato”, di meri consumatori e che i centri abitati, in particolare le grandi città, siano ancora in grado di fornire in futuro spazi sociali “reali”, capaci di alimentare con la loro linfa esistenziale e la storicità dei relativi luoghi la vita reale e le relazioni reali fra le persone.

I gagauzi, tra Erdogan e Putin

Povera tra i poveri, questa piccola minoranza della Moldova divide le sue simpatie tra Ankara (essendo turcofona) e Mosca (essendo cristiana ortodossa). E nessuna intenzione di essere risucchiata nella "Grande Romania" a cui aspira il governo centrale di Chiçinău.

Un antropologo di fronte all'evoluzione dell'IA

Mi sembra che spesso il dibattito sull'IA, dopo un inizio promettente, si faccia di giorno in giorno, nel classico scontro "bipolare" fra favorevoli e contrari, sempre meno ricco di idee e sempre più appesantito da pensieri stereotipati che ben poco sono in grado di aggiungere di significativo al dibattito stesso. Poche sono le eccezioni, alcune recenti fortunatamente intercettate da Stultiferanavis, che ho letto con estremo interesse e che in alcuni casi ho anche commentato con l'umiltà dell'anziano che ha vissuto fin dall'inizio della sua storia l'evoluzione della tecnologia informatica, di cui sono figli e nipoti la rete di internet, i social media e, in ultimo, almeno fino a questo momento, l'IA stessa con le sue applicazioni virtuali e materiali.

Realtà e illusione

La dipendenza da internet come patologia individuale e sociale nell'analisi dell'antropologia culturale

L'IA e le prospettive di un nuovo umanesimo (ateo?)

Ben più di un secolo fa Nietzsche iniziò ad affermare che Dio è morto perché era solo una menzogna consolatrice: gli uomini - spiegava - hanno messo sopra al volto della realtà una maschera, ovvero Dio, con una funzione oltremondana che vorrebbe essere consolatrice della realtà della vita quotidiana poiché questa realtà è talmente brutta da non poter essere osservata e vissuta serenamente. Ma adesso Lui - proseguiva - è stato smascherato e quindi non c'è più, è semplicemente scomparso.

Come il fuoco accese l'evoluzione dell'Uomo

Dalla sua adozione, la cottura degli alimenti trasformò da istinto naturale a forma culturale e sociale l'atto del nutrirsi. E il focolare divenne simbolo e mito dell'elevazione umana.

L'approccio antropologico alla malattia e alla cura

L'antropologo può essere chiamato ad affrontare la complessità dei processi politico-culturali che coinvolgono i corpi e le istituzioni sanitarie, il rapporto fra individuo e operatore sanitario (medico, infermiere, ausiliario), ma anche le relazioni fra salute degli individui e dei gruppi sociali e diseguaglianze, senza tralasciare, come già evidenziato, i processi terapeutici e le strategie di cura, che ovviamente possono diventare attività o forme ostili di relazione nei confronti di persone che non accettano le metodologie abituali della nostra medicina o il rapporto medico-paziente promiscuo.

Le favole nella storia profonda dell'Uomo

Sta scomparendo una millenaria pietra miliare nel percorso di formazione da bambino ad adulto: fiabe e favole sono ormai rimpiazzate da cartoon e serial, dove spettacolarizzazione e sensazionalismo prendono il posto di emozioni profonde e ancestrali. Compresa la paura.

C'è ancora posto nella nostra medicina ufficiale per sistemi di cura alternativi?

Una lettura in chiave storico-evoluzionista dei sistemi di cura non è assolutamente in grado di spiegare la sopravvivenza di tutte quelle pratiche (religiose, magiche, esoteriche) che attraversano il tema della malattia e che continuano a elaborare ancora oggi in parallelo valori, rituali di guarigione e di sollievo al dolore che costituiscono un patrimonio condiviso in seno a vasti settori della società.

I ladini, custodi delle Dolomiti

Come sopravvivere alle sfide della montagna e al turismo di massa.

Ultime elezioni: torna l'"ostalgia"?

Riflessioni di un antropologo sul concetto di città

Un approccio antropologico al trauma

Un popolo baltico sull'orlo dell'estinzione: i livoni

È scomparsa nel 2013, a 103 anni, l'ultima parlante nativa di questa minoranza etno-linguistica.

Alla scoperta dei gorani

Una piccola comunità slava, ma di religione islamica, del tutto dimenticata fra Kosovo, Macedonia e Albania.

L'aldilà, un luogo antico come l'uomo

In tutte le ère, le civiltà e le culture hanno costruito un proprio mondo ultraterreno dove poter continuare a esistere dopo la morte.

I galiziani, una presenza celtica nella penisola iberica

La figura dell'eroe nelle culture dell'occidente

Dai miti protostorici a Batman, dai guerrieri ellenici a Don Camillo, l'uomo è sempre alla ricerca di una figura forte che lo consoli o lo riscatti dalle miserie quotidiane.

L'idea d'Europa

Un concetto piuttosto difficile da esprimere, sia in senso geografico sia etno-culturale. Ma vale la pena provarci...

Gli albanesi di Sicilia, storia di un'antica migrazione

Il narcisismo: da patologia individuale a epidemia sociale

Ancora sull'intelligenza artificiale: dialogo con Sofia

Le sfide dell'intelligenza artificiale

La corrida e i simbolismi dimenticati della tauromachia

Non solo "spettacolo" per spagnoli e turisti, ma retaggio mitologico e campo quasi inesplorato di studi etno-storici legati agli antichi culti pagani.

Il muro dei ricordi

Tra Belfast e Londonderry, in visita ai monumenti simbolo della lotta di religione più lunga del continente europeo.

Il senso del male

Ciò che in una cultura viene considerato negativo o patologico, in un'altra può non esserlo. Un omaggio al grande antropologo Marc Augè.

Sarajevo ieri e oggi

Un reportage dalla capitale bosniaca a ventotto anni dalla fine del suo tragico assedio da parte delle milizie e dell'esercito serbo.

I palóc: slavi o magiari?

Quasi sconosciuta, è una delle popolazioni numericamente più piccole che esistano in Europa.

Per non dimenticare

Migrazioni e meticciato, un'analisi antropologica

Simbologie e significati religiosi e laici del Natale

Dalla spiritualità al consumismo senz'anima. Giù fino alla pseudocultura "woke".

Il tempo e lo spazio

Riflessioni di un antropologo tra filosofia, etnologia e fisica teorica.

Kosovo, lo scontro infinito

Un pugno di monaci coraggiosi, protetti dai militari della KFOR, tentano di salvare gli antichi capolavori architettonici, artistici e spirituali della tradizione serba e cristiana.

Walser, i custodi delle Alpi

Il turismo di montagna, pur essendo uno dei fattori che hanno accelerato la disgregazione delle comunità vallesane, nella sua versione più colta potrebbe paradossalmente contribuire alla conservazione del loro habitat culturale e paesaggistico.

Il passaggio da divinità locali a santi in Inghilterra

Una lettrice ci chiede un approfondimento sulla cristianizzazione della Britannia, fondamentale per la sua tesi di laurea. Risponde l'antropologo Maurizio Karra.

I frisoni, un antico popolo germanico verso l'oblio

Suddiviso tra Olanda, Germania e Danimarca, è sempre più difficile per questo gruppo etnico ricostruire l'antico legame linguistico e culturale.

Il risorgimento visto dai siciliani

Testimonianze storiche del "controcanto" antiretorico nazionale nella poesia popolare, nel teatro dei pupi e nell'arte figurativa dell'Isola.

L'affascinante stratigrafia della religiosità bretone

Dalla sovrapposizione (e in parte fusione) di culti celti, romani e cristiani è nato un cattolicesimo molto particolare, che da secoli si batte contro l'invasione culturale e l'omologazione.

La storia drammatica dei Sami

Un popolo antico, spezzettato in quattro comunità minoritarie divise dai confini di Scandinavia e Russia.

Le comunità arbëreshë di Sicilia

Che ne sarà dell'Europa slava?

L'operazione speciale di Putin rende ancora più enigmatico il futuro di un gruppo di popoli che -secondo Leo Klejn- una volta erano un'etnia e ora sono soltanto una "famiglia linguistica".

La cultura basca: un unicum antropologico

Isola etnica nel continente europeo, la gente di Euskadi ha tradizioni e usanze particolari che la differenziano dai popoli vicini di Spagna e Francia.

Gli altri e l'altrove

Riflessioni di un antropologo sulla filosofia del viaggio

Il viaggio e i viaggiatori

Introduzione all'antropologia

Teologie a confonto nel mondo slavo

Dove si incontrano (o si scontrano) le grandi religioni monoteiste e le loro varianti etniche e dottrinarie.

Minoranze europee, un tesoro antropologico

La maggior parte degli studi occidentali di etnologia privilegia comunit` lontane e ambienti remoti, dimenticando la ricchezza culturale e linguistica che si trova a due passi da noi (e ha altrettanto bisogno di essere salvaguardata). Qualche esempio.